Bologna, 9 ott. (askanews) – Diciotto opere per provare a raccontare la poetica dell’artista toscana Greta Affanni, che lavora principalmente sulle relazioni tra natura e segno. Natura intesa sia come oggetto di contemplazione, ma anche come paura e rifiuto del mondo, sia esso animale o umano. Parte da qui il racconto della mostra “Organic Flows”, ospitata dalla Maurizio Nobile Fine Art di Bologna. A presentarcela Attilio Luigi Ametta, socio della galleria. “Nella presentazione che fece con me per questo progetto tre anni fa – ci ha detto il gallerista – mi disse di voler letteralmente andare a rappresentare l’ambiente, la natura, in maniera del tutto innovativa. L’idea era quella di rappresentarla attraverso questo uso dell’inchiostro aerografo su superficie di plexiglass o di pvc, ma evo

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