Nonostante l’andamento incerto del prezzo, i fondamentali di Bitcoin mostrano segnali rialzisti. La chiave di lettura sono i profitti dei miner, scesi ai minimi storici: questa pressione finanziaria sta obbligando gli operatori meno efficienti a ‘capitolare’ (chiudere l’attività). Di solito, questa pulizia del mercato segna il punto più basso del ciclo prima di una ripresa.
Produrre un Bitcoin oggi costa carissimo: secondo Capriole Investments, la spesa totale è di $83.873 , di cui ben $67.099 servono solo a pagare la bolletta elettrica. Cosa significa? Che i margini di guadagno sono quasi azzerati. Spesso questa situazione anticipa un ultimo, brusco crollo del mercato: i miner in difficoltà sono costretti a vendere e chi ha scommesso al rialzo con soldi in prestito viene sp

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