Roma, 13 dic. (askanews) – Dovrebbe essere “l’anti-Atreju”, l’assemblea Pd di domani, una prova di forza per rilanciare la leadership di Elly Schlein in risposta alla celebrazione di Giorgia Meloni che andrà in scena sotto le mura di Castel Sant’Angelo, mentre la discussione politica verrebbe rimandata a gennaio, in direzione. Ma la situazione si sta complicando di nuovo, la minoranza minaccia di dare battaglia se il quartier generale Pd deciderà di andare alla conta su un documento programmatico pensato per sancire l’allargamento della maggioranza schleiniana a Stefano Bonaccini e alla sua “Energia popolare”, naturale conseguenza della rottura del fronte riformista Pd avvenuto a settembre.

Sfumata l’ipotesi di una modifica allo statuto per chiarire che solo la segretaria può essere candi

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