Milano, 27 ott. (askanews) – Un rito performativo in cui il corpo danza la trance, l’estasi, la metamorfosi, aprendo le porte alla dimensione del mistero e del pensiero alternativo. Il performer e coreografo Francesco Marilungo ha presentato al Danae Festival di Milano il suo evocativo lavoro “Cani Lunari”, spettacolo che si colloca sulle soglie della Storia notturna.”Cani Lunari – ha detto Marilungo ad askanews – è fondamentalmente un invito a recuperare in parte il pensiero magico come possibilità per poter in qualche modo scardinare il pensiero dominante e anche la modalità di conoscenza che oggi è l’essere umano, per aprirsi un po’ ad alternative e anche per recuperare la capacità dell’incanto, dell’immaginazione che oggi un po’ si è persa e anche per perdersi nel mistero. È un invito

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